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Trecento ragazzi in un solo coro
La VI edizione di Già cantai allegramente ha visto le settime classi delle scuole Steineriane provenienti da molte regioni italiane e dalla Svizzera riunite per cantare insieme nella chiesa di Santa Maria Maddalena dei Pazzi in Borgo Pinti a Firenze. Ecco i pensieri dei ragazzi di Palermo raccolti in questo articolo:
Francesco
È stata una grande esperienza di scambi e di crescita per i ragazzi che, divertendosi, hanno ottenuto un ottimo risultato riconosciuti anche dai genitori, spettatori speciali che sono accorsi a Firenze da tutte le parti d´Italia.
Giulia
La cosa che mi è piaciuta di più è che ognuno ha creduto nell´altro e questo ha fatto si che si creasse un´armonia tra tutti. E poi mi è piaciuto tanto il fatto che abbiamo riso tutti insieme compresi i maestri... ogni persona si è impegnata al massimo e così il concerto è stato ancora più bello. Quando facevamo le prove all´inizio ho avuto paura ed ero convinta che avrei sbagliato tutto...ma non è andata per niente così! Mi sono divertita e spero che anche gli altri abbiano provato la stessa bella sensazione.
Iuri
È stato bellissimo! Cantare tutti insieme dopo mesi e mesi di prove con la propria classe è stata un´esperienza “toglifiato”. I maestri che ci hanno accompagnati in questa avventura non saranno mai ringraziati abbastanza per il lavoro che hanno fatto.
Edoardo
I ragazzi hanno espresso una bella armonia ma anche tanta forza di volontà per cantare così uniti, perché cantando in un grande coro non è mai così facile ascoltarsi e mantenere l´intonazione. Io e i miei compagni dobbiamo fare tesoro di questa esperienza e mi auguro che il coro sia da stimolo per farci crescere.
Ester
Il giorno del concerto ero un po´ agitata ma, dopo aver cantato il primo brano, tutta la mia agitazione è sparita e ho cantato con energia e felicità. Ringrazio le mie maestre che ci hanno permesso di fare questo viaggio. È stata un´esperienza meravigliosa.
Simone
Il concerto è stato veramente emozionante e divertente. Grazie a questa esperienza abbiamo conosciuto altri ragazzi di Locarno e della Puglia con cui si sono creati dei legami affettivi. Tutto si è svolto al meglio e sono contento di esserci stato.
Teresa Sofia
Già cantai allegramente è stata un´esperienza indimenticabile che ci ha fatto crescere e ci ha insegnato che insieme, con volontà, si può fare tanto. Grazie a questa occasione abbiamo trovato nuovi amici e abbiamo imparato cose nuove. Insieme abbiamo lavorato molto, alunni e maestri, con pazienza, creatività e spirito di squadra.
Laerke
Sono stata così fortunata ad essere a Palermo quando la mia classe doveva partire per Firenze, a cantare alla VI edizione di Già cantai allegramente! È stata un´esperienza bellissima! Bellissimo conoscere nuova gente proveniente da tante scuole, unite con la musica. Il repertorio comprendeva otto brani in varie lingue come l´italiano, il tedesco e il francese. Tante di queste melodie mi davano una bella energia e tanta voglia di cantare. Siamo stati anche accompagnati con gli strumenti dai maestri delle varie scuole.
Antea
La preparazione del repertorio è stata molto impegnativa ma molto bella. Abbiamo cominciato a studiare i brani a Gennaio e siamo andati avanti senza sosta fino ad Aprile. Il giorno del concerto abbiamo trasmesso la nostra energia e la felicità anche al pubblico che ci ha riempito di applausi calorosi. Questa esperienza ha riempito uno spazio nel cuore di tutti noi.
Felicita
Partecipare a Già cantai allegramente è stato bellissimo. Abbiamo fatto nuove amicizie e conosciuto altri maestri di musica. Al concerto c´era tanta allegria ed emozione che abbiamo trasmesso al pubblico. Ci siamo sostenuti tutti a vicenda, in armonia. La chiesa era molto bella e trovo che fosse il luogo adatto per accoglierci e accogliere i nostri canti. Sono molto felice di aver partecipato!
Fanny
Non dimenticheremo mai questa esperienza, il concerto è stato molto bello e tutta la settimana è stata veramente emozionante. Quando non eravamo impegnati nelle prove visitavamo Firenze. Abbiamo socializzato con altre classi, conosciuto nuovi maestri e sperimentato il canto in un coro davvero numeroso. È stato bellissimo!
Andrea
Il concerto è stato molto bello ed entusiasmante. Tra i vari brani, quello che mi è piaciuto di più è Un poquito cantas. Ho fatto nuove amicizie e sono rimasto molto contento.
Elisa
Dopo molto tempo passato a provare da soli, è arrivato il momento di provare a Firenze con tutte le altre classi. Penso che non dimenticherò mai la sensazione provata in quel momento... era tutto così leggero e si percepiva un’aura quasi angelica. È stato un momento magico. Le prove successive sono andate altrettanto bene; al momento del concerto l’agitazione era pari a zero mentre la voglia di cantare con gli altri era tantissima! Mi sono sentita tanto fiera del risultato ottenuto e, alla fine del concerto, ho provato una grande soddisfazione, mi sono divertita come mai prima. Un’esperienza così unica credo che la ricorderò per tutta la vita.
Roberta
È stata un’esperienza unica, soprattutto per la polifonia e per la socialità che abbiamo vissuto con gli altri ragazzi. Ci siamo ritrovati a cantare insieme a dei compagni altrettanto preparati e volenterosi. Anche se sono consapevole che cose di questo tipo sono uniche e irripetibili, mi piacerebbe vivere in futuro altre occasioni del genere.
Quando la musica unisce le anime.
di Gaia Biondo, maestra di musica
membro del gruppo organizzativo di Già Cantai allegramente
Già cantai allegramente è molto di più di una “manifestazione”. Quando i pensieri e le intenzioni di tanti maestri e di tanti genitori si uniscono in un unico abbraccio, prende forma qualcosa che ogni anno è assolutamente speciale e unico nel suo genere. Le nostre scuole sono profondamente caratterizzate dalla vita comunitaria. Quello che ogni anno si sperimenta a Firenze è la grande comunità delle Scuole Waldorf che, attraverso il linguaggio artistico, fanno sperimentare all’anima dei nostri ragazzi la gioia e la bellezza dell’incontro.
Ogni momento passato in chiesa con i nostri alunni è un dono prezioso. Si lavora già a inizio anno sul repertorio, per consentire a ciascuno di nutrire nella propria interiorità il seme della bellezza di questi canti. Ci sono state alcune edizioni in cui oltre alla coralità è stato possibile sperimentare l’orchestra. La società del futuro è la società dell’ascolto. La musica intesa in questi termini è una reale possibilità di costruire un mondo migliore, di diffondere la pace e la solidarietà tra gli uomini.
Ogni momento passato in chiesa con i nostri alunni è un dono prezioso. Si lavora già a inizio anno sul repertorio, per consentire a ciascuno di nutrire nella propria interiorità il seme della bellezza di questi canti. Ci sono state alcune edizioni in cui oltre alla coralità è stato possibile sperimentare l’orchestra. La società del futuro è la società dell’ascolto. La musica intesa in questi termini è una reale possibilità di costruire un mondo migliore, di diffondere la pace e la solidarietà tra gli uomini.
Trecento cantori delle scuole Waldorf che si ritrovano a Firenze! Un progetto in divenire, come tutte le cose viventi, che ogni anno cambia aspetto e prende la sua forma ideale ma c’è qualcosa che rimane sempre uguale: lo sguardo amorevole sui nostri ragazzi. La speranza che tutte le fatiche saranno ripagate dalla testimonianza della musica, dall’essere insieme per quell’ attimo che nei nostri cuori è infinito.
Ringrazio tutti i miei colleghi, maestri di musica delle scuole d’Italia, perché sono ispiratori e portatori di Luce. Ringrazio la maestra Emanuela e la maestra Carola perché con il loro sguardo e la loro pazienza siamo riusciti a compiere grandi imprese. Ringrazio i genitori, che, con il sostegno già manifestato nel lavoro di autofinanziamento, ci hanno accompagnato per mano e hanno condiviso con noi tutto, gioie e fatiche. Ringrazio le mie incredibili compagne di avventura, le maestre Emanuela Campagnoli, Laura Bulgarelli e Marina Parente, per aver condiviso insieme a me questo ascolto così speciale.
Ringrazio tutti i miei colleghi, maestri di musica delle scuole d’Italia, perché sono ispiratori e portatori di Luce. Ringrazio la maestra Emanuela e la maestra Carola perché con il loro sguardo e la loro pazienza siamo riusciti a compiere grandi imprese. Ringrazio i genitori, che, con il sostegno già manifestato nel lavoro di autofinanziamento, ci hanno accompagnato per mano e hanno condiviso con noi tutto, gioie e fatiche. Ringrazio le mie incredibili compagne di avventura, le maestre Emanuela Campagnoli, Laura Bulgarelli e Marina Parente, per aver condiviso insieme a me questo ascolto così speciale.